Sistema di visione notturna auto: come funziona e marche
Il sistema di visione notturna auto rappresenta una tecnologia avanzata progettata per migliorare la sicurezza nella guida notturna, rendendo visibili oggetti, pedoni o animali oltre il raggio dei fari convenzionali.
In questo articolo esploreremo in dettaglio il funzionamento tecnico, i vantaggi e i limiti, le principali marche e modelli che integrano questa funzione, esempi reali e suggerimenti per una corretta integrazione o retrofit.
Cos’è un sistema di visione notturna auto?
Un sistema di visione notturna per auto è un dispositivo di assistenza alla guida che permette di “vedere nel buio” utilizzando sensori a infrarossi o a rilevamento termico per rilevare oggetti che non sarebbero visibili solo con i fari.
Questi sistemi catturano la radiazione infrarossa emessa dagli oggetti o riflessa da essi e la convertono in immagini visibili su uno schermo, head-up display o nella strumentazione del veicolo.
La funzione primaria è amplificare la percezione di ostacoli oltre l’illuminazione tradizionale per aumentare i tempi di reazione del conducente.
Tipologie tecniche: sistema attivo e passivo
Sistema passivo (termico / imaging termico)
- Non emette alcuna luce: rileva la radiazione termica naturalmente emessa dagli oggetti caldi rispetto allo sfondo.
- Permette distanze maggiori, in alcuni casi fino a circa 300 metri.
- È ideale per rilevare pedoni, animali, ciclisti in condizioni di buio totale.
- Svantaggi: in ambienti molto caldi la differenza termica si riduce, rendendo meno efficace la rilevazione.
Sistema attivo (illuminazione a infrarossi + rilevamento)
- Il sistema emette una fonte di luce infrarossa non visibile all’occhio umano che illumina la scena davanti al veicolo; una telecamera riceve la luce riflessa e produce l’immagine.
- Genera un’immagine più dettagliata e nitida, simile a quella in bianco e nero.
- Ha un raggio operativo inferiore rispetto ai sistemi passivi e può essere disturbato da pioggia, nebbia o neve.
Molti costruttori usano sistemi ibridi che combinano funzioni attive e passive per avere vantaggi in diverse condizioni.
Come funziona: componenti e flusso di elaborazione
Un sistema di visione notturna auto tipico è composto da:
- Sensore infrarosso o fotocamera termica: rileva la radiazione infrarossa.
- Ottiche specializzate: progettate per lavorare nello spettro infrarosso.
- Elettronica di elaborazione: converte il segnale infrarosso in immagini visibili, mettendo in evidenza oggetti caldi e potenziali pericoli.
- Display o interfaccia utente: l’immagine risultante viene visualizzata su schermo, nella strumentazione o in head-up display. Alcuni sistemi integrano avvisi sonori.
- Integrazione con sistemi di sicurezza: nei modelli più avanzati la visione notturna collabora con funzioni di frenata automatica, assistenza al mantenimento corsia e rilevamento pedoni.
Il flusso tipico è: la telecamera infrarossa cattura la scena, l’elettronica elabora il segnale, il sistema evidenzia oggetti rilevanti e avvisa il conducente.
Sistemi di visione notturna auto nei modelli 2025 in Italia e in Europa
Negli ultimi anni la visione notturna sta progressivamente passando da opzione esclusiva per auto di lusso a tecnologia proposta anche su modelli “premium” o di fascia alta.
Per il 2025, diversi costruttori annunciano o offrono versioni con sistemi di visione notturna integrati di serie o come optional.
In Europa, il mercato dei sistemi di visione notturna è stimato intorno a 229,5 milioni di USD nel 2025 e potrebbe crescere fino a oltre 900 milioni entro il 2035, con un tasso annuo composto (CAGR) stimato di circa 14,8 %.
Tra i modelli che integrano già sistemi di visione notturna ci sono le versioni più sofisticate di marchi come Audi, BMW, Mercedes-Benz e modelli premium che affrontano la concorrenza puntando sulla sicurezza attiva.
Audi, ad esempio, ha storicamente offerto il suo “Night Vision Assistant” sui modelli di punta come l’A8, con riconoscimento pedoni nel quadro strumenti. BMW, nei modelli Serie 7, ha impiegato sistemi infrarossi a lungo raggio capaci di rilevare soggetti fino a 300 metri.
Inoltre, alcuni produttori generalisti stanno sperimentando versioni “adottive” del sistema: ad esempio Volkswagen propone nei suoi modelli premium un night vision capace di scansionare fino a 130 metri, segnalando pedoni, animali o ciclisti attraverso l’infrarosso.
Quindi, integrando moduli IR nei fari o nella griglia frontale, questi modelli cercano di offrire un vantaggio competitivo anche in fasce “non ultra-lusso”.
In sintesi, per chi cerca un’auto 2025 con sistema di visione notturna, è opportuno guardare alle versioni top di gamma dei marchi premium, verificare che l’opzione “night vision” sia inclusa nel pacchetto ADAS e valutare se il sistema è passivo, attivo o ibrido.
Vantaggi e limiti reali
Vantaggi principali
- Maggiore sicurezza, grazie a tempi di reazione più lunghi.
- Migliore visibilità in buio totale, dove i fari convenzionali non arrivano.
- Riduzione degli incidenti notturni con pedoni e animali.
- Integrazione con sistemi ADAS, aumentando l’efficacia complessiva della sicurezza del veicolo.
Limiti e sfide
- Costo elevato dei sensori e delle ottiche.
- Condizioni atmosferiche avverse come pioggia o nebbia riducono la qualità dell’immagine.
- Ambienti molto caldi rendono difficile distinguere oggetti caldi dallo sfondo.
- Diffusione limitata a modelli di fascia alta.
- Possibilità di falsi allarmi o oggetti non rilevati.
Esempi reali e casi studio
Audi Night Vision Assistant
Audi ha introdotto un sistema di visione notturna avanzato in grado di rilevare pedoni fino a circa 300 metri. Successivamente ha integrato anche il rilevamento di animali e la possibilità di segnalare visivamente i pericoli nel quadro strumenti.
BMW Night Vision
BMW ha introdotto il sistema di visione notturna nel 2005 sulla Serie 7. Basato su infrarosso lontano, rilevava pedoni e successivamente ha aggiunto la funzione Dynamic Light Spot, che illumina selettivamente i pedoni con fari dedicati.
Cadillac
Cadillac è stata tra le prime a introdurre questa tecnologia già nel 2000 con la DeVille. Il sistema proiettava l’immagine termica direttamente sul parabrezza. Più recentemente la CT6 ha riproposto una versione evoluta integrata nei display interni.
Sistemi aftermarket e retrofit
Esistono soluzioni commerciali che permettono di aggiungere la visione notturna anche a veicoli che non la prevedevano di serie.
Questi sistemi sono generalmente composti da moduli termici e telecamere IR montabili con display dedicati.
Marche principali e produttori chiave
- Audi
- BMW
- Cadillac
- Mercedes-Benz
- DS Automobiles
- Peugeot
Tra i produttori di componenti figurano aziende specializzate in ottiche IR, sensori termici e moduli di visione destinati al settore automotive.
Come scegliere o integrare un sistema di visione notturna per la tua auto
Criteri tecnici da valutare
- Campo visivo e copertura laterale.
- Sensibilità termica, importante per distinguere differenze minime di temperatura.
- Risoluzione del sensore per immagini più nitide.
- Qualità delle lenti e materiali anti-riflesso.
- Tipo di montaggio, frontale o integrato.
- Compatibilità elettrica e con i sistemi ADAS del veicolo.
Retrofit vs sistema di serie
- I sistemi di serie garantiscono integrazione perfetta e maggiore affidabilità.
- I retrofit permettono di avere questa tecnologia anche su auto che non la offrono, ma la qualità dipende molto dall’installazione e dal prodotto scelto.
Manutenzione e durabilità
- Pulizia regolare delle lenti e dei sensori.
- Protezione dalle condizioni atmosferiche.
- Aggiornamenti software e calibrazione periodica, se collegati ad ADAS.
Prospettive future e trend
- Integrazione crescente nei pacchetti ADAS.
- Uso dell’intelligenza artificiale per migliorare il riconoscimento di pedoni e animali.
- Sensori più compatti e meno costosi che ne favoriranno la diffusione anche su auto di fascia media.
- Combinazione con radar e lidar per sistemi sempre più completi e affidabili.
Per Concludere
Il sistema di visione notturna auto rappresenta una delle innovazioni più efficaci per aumentare la sicurezza nella guida notturna.
Basato su sensori infrarossi o termici, consente di rilevare ostacoli non visibili ai fari e offre al conducente più tempo per reagire.
Attualmente è diffuso soprattutto su veicoli di fascia alta, ma la disponibilità di soluzioni aftermarket e la continua riduzione dei costi lasciano prevedere una diffusione sempre maggiore in futuro.

